Gli Stazzi
Gli Stazzi
La storia dell’insediamento nel territorio di Palau si basa anche su la straordinaria continuità tra gli insediamenti antichi, a partire dall’epoca prenuragica, e quelli moderni, settecenteschi e ottocenteschi, distribuiti in modo diffuso nell’entroterra, in quella che viene oggi chiamata la civiltà degli stazzi.
Il paese di Palau, come gran parte dei borghi della bassa Gallura, ha origine dall’habitat disperso degli stazzi che ancora oggi il visitatore attento individua, se si inoltra nelle campagne silenziose. Qui si possono notare le case abitate da quei pastori-proprietari che fino ad alcuni decenni fa costituivano ancora un microcosmo economico e culturale chiuso e autosufficiente. Il termine stazzo (dal latino statio) indicava prima la casa, poi estensivamente l’intera proprietà che includeva lu pastricciali (lo spiazzo antistante) l’orto, la vigna, i recinti e i tancati circostanti.
L’abitazione sorgeva di solito su un poggio, aveva una tipologia lineare con l’ingresso orientato a sud-est perché gli ambienti risultassero soleggiati, al riparo dai venti dominanti di ponente. Le stanze avevano un ingresso dall’esterno e una comunicazione interna che consentiva un eventuale ampliamento, i tetti di canne e tegole erano sostenuti da ampie travi di ginepro e il pavimento era in terra battuta. In queste piccole comunità il lavoro manuale, la partecipazione corale, il senso dell’ospitalità, costituivano valori fondanti che oggi rivivono ancora nei ricordi degli anziani del paese.
L’interno si rivela sorprendente con il gioco dei rilievi di granito sul tessuto di macchia e campi coltivati. Percorrere gli sterrati dell’entroterra a passo d’uomo consente di assaporare l’anima antica della Gallura, dove spazio e tempo si dilatano e diventano testimoni di un modo di un vivere antico.
Le località in agro ancora oggi si estendono da Stazzu Pulcheddu, località turistica Immersa nello splendido scenario della campagna gallurese a Loc. Monti Canu.